Uno studio randomizzato controllato in singolo cieco ha valutato l’efficacia dell’aromaterapia con inalazione di olio essenziale di Lavandula hybrida (OEL) nella riduzione della fatigue in pazienti con neoplasie ematologiche sottoposti a chemioterapia

Lo studio ha coinvolto 100 pazienti, suddivisi in un gruppo sperimentale (n=50) e un gruppo di controllo (n=50). Il gruppo sperimentale inalava due gocce di OEL su una spugna posta sull’indumento del paziente per 20 minuti prima di andare a letto, ogni notte per 5 giorni consecutivi.

La fatigue è stata misurata utilizzando la Piper Fatigue Scale (PFS), uno strumento che valuta la percezione soggettiva della fatigue del paziente e include quattro sottoscale: Comportamentale/gravità, Affettiva, Sensoriale e Cognitiva/umore.

Lo studio ha rilevato che il gruppo sperimentale ha mostrato punteggi medi PFS significativamente inferiori rispetto al gruppo di controllo. In particolare, dopo l’intervento con OEL i punteggi medi del gruppo sperimentale nelle sottoscale Comportamentale, Sensoriale e Cognitiva della PFS erano statisticamente significativamente inferiori rispetto al gruppo di controllo (p < 0.05).

Inoltre, non sono stati osservati effetti collaterali dovuti a OEL. Questi risultati sono coerenti con studi precedenti che hanno mostrato effetti positivi dell’aromaterapia con OEL sulla fatigue in altri contesti, come nei pazienti sottoposti a emodialisi. Pertanto, lo studio supporta l’efficacia dell’olio di lavanda nel ridurre la fatica in questa popolazione di pazienti.

Articolo di L’erborista