Verdura e frutta non fanno parte della dieta naturale della specie canina che, come è noto, appartiene al gruppo zoologico dei Carnivori.

Piccole quantità di vegetali, tuttavia, non sono controindicate: carota, zucchina, fagiolini e finocchi possono essere dati a tocchetti, meglio se lessati, senza paura che possano nuocere.

Il loro contenuto in fibra, anzi, si rivela spesso utile per l’organismo del cane.

Da evitare i legumi, capaci di innescare fenomeni di tipo fermentativo e di risultare per questo di non facile digestione, così come l’aglio e la cipolla.

Questi ultimi, in particolare, a differenza di quanto si pensava erroneamente in passato,non hanno alcun effetto antiparassitario e oltre tutto possono causare anemia.

Quanto alla frutta, il suo sapore dolce invoglia spesso i cani ad assaggiarla, anche se quantità eccessive potrebbero determinare diarrea.

Da bandire l’uva, potenzialmente responsabile di danni renali, l’avocado, il kiwi e la frutta secca, che è molto calorica.

Evitiamo anche tutti i frutti contenenti noccioli, a motivo sia della tossicità di alcuni di essi sia del rischio che possano provocare occlusioni intestinali.Lievito di birra, miele e pappa reale, infine, costituiscono una discreta fonte vitaminica ma vanno dispensati con moderazione.

Dr.ssa Elisa Buttafava