I protocolli beauty: capelli e cuoio capelluto
Proseguiamo con la proposta dei protocolli di consiglio che ogni farmacia dovrebbe compilare con i cosmetici e gli integratori in assortimento. Dopo esserci occupati della pelle giovane e matura, parliamo della capigliatura, con l’analisi delle problematiche di capelli e cuoio capelluto
I capelli ricoprono un’importanza pari a quella della pelle nell’immagine di una persona e rispecchiano la sua personalità. Per questo occorre individuare le anomalie che li colpiscono e trovare soluzioni adeguate. Spesso i capelli sono stressati da shampoo troppo aggressivi, lavaggi frequenti, styling e colore. Ma anche il cuoio capelluto può presentare problematiche fastidiose come forfora, seborrea e dermatiti. Infine, la capigliatura tende a diradarsi quando le radici vanno incontro a variazioni dell’hair cycle clock, causando la caduta prematura.
La farmacia deve rivalutare il comparto tricologico allestendo uno spazio dedicato di pari dignità a quello della dermocosmesi. Occorre combattere la concorrenza innalzando il livello di consiglio, offrendo un accurato servizio di check up e un assortimento di prodotti di qualità.
Saper leggere i segni
Il servizio di check up del capello è essenziale per stabilire le anomalie e formulare un trattamento adeguato. L’analisi comprende l’osservazione di tre zone:
1. radici – diradamento visibile/non visibile
2. cuoio capelluto – forfora secca o grassa, seborrea, sensibilità, arrossamenti, dermatiti
3. fusto – capello sottile, indebolito, secco, rovinato, decolorato, senza volume, doppie punte, diametri non omogenei.
Occorre dedicare qualche minuto al cliente/paziente e utilizzare guanti, pettine e una lente d’ingrandimento, sempre perfettamente sterilizzati. Uno strumento che la farmacia dovrebbe prevedere è l’apparecchio microcamera che permette di ingrandire e di evidenziare a colori le anomalie. Le immagini comunicano meglio delle parole e stimolano bisogni inespressi che favoriscono le vendite.
Nel corso del check up occorre anche fare domande per approfondire le cause delle varie anomalie. Per esempio, in caso di diradamento bisogna informarsi sulla familiarità per la calvizie, sull’aumentato numero di capelli persi (≥ 100/giorno), se è presente fastidio o dolore alla base dei capelli o prurito e, nella donna, se ha appena partorito (da ≤ di 1 anno) o soffre di irregolarità mestruale, eccesso di peluria o è in menopausa. Inoltre è importante verificare se ci sono condizioni associate quali dermatite seborroica, acne, anemia, patologie della tiroide, malattie croniche, depressione o se il soggetto è sottoposto a un trattamento farmacologico. Anche le abitudini di vita sono da tenere presenti. La frequente esposizione al sole, le lampade abbronzanti, le variazioni di peso, il fumo, la dieta, lo stress e la qualità dei prodotti utilizzati per la detersione e il trattamento possono alterare la salute e la bellezza dei capelli.
I PROTOCOLLI DI CONSIGLIO: 6 CASI
1. Alopecia androgenetica uomo
Il diradamento dei capelli nell’uomo è localizzato a livello delle zone del vertice e delle tempie e la caduta è progressiva. Nelle aree colpite i capelli sono miniaturizzati ossia presentano un’alterazione dell’uniformità del calibro. Esordisce già verso i 20 anni in tutte le razze. È dovuta a fattori genetici e ormonali (5DHT) che riducono la fase di anagen e alla modificazione del microbiota cutaneo che risulta un fattore aggravante.
Il protocollo topico comprende:
– trattamenti anticaduta uomo in fiale, lozione o mousse. Agiscono inibendo la 5 alfa reduttasi, responsabile della sintesi del diidrotestosterone o la lisilidrossilasi, causa della fibrosi della guaina connettivale che riveste la radice. Permettono di allungare la fase anagen, frenano la caduta e facilitano la ricrescita. Si riduce, così, l’azione degli ormoni androgeni sul follicolo, si previene l’atrofia del bulbo e si contrasta l’infiammazione. Completano le formulazioni anticaduta sostanze che ispessiscono il fusto dei capelli, rinforzandoli, e che facilitano il microcircolo.
Tutti questi principi attivi sono molecole o complessi brevettati, nati dalla ricerca scientifica dell’industria della cosmesi, ma anche estratti vegetali (serenoa repens, ajuga reptans), vitamine del gruppo B e minerali.
– Shampoo anticaduta + balsamo. Nell’alopecia androgenetica il fusto viene compromesso dalla miniaturizzazione. Occorre, quindi, usare uno shampoo delicato e specifico e un balsamo per favorire la pettinabilità.
– Styling: gel, mousse.
2. Alopecia androgenetica in menopausa
Nella donna in menopausa si sommano due fattori: calo degli estrogeni e invecchiamento. Con l’età il fusto del capello diventa sempre più sottile a causa della fibrosi della guaina connettivale che riveste la radice e il diradamento aumenta anche perché molti capelli cadono e non ricrescono più. Il protocollo di trattamento topico comprende:
– fiale/lozione anticaduta donna
– shampoo anticaduta + shampoo d’alternanza + balsamo
– maschera ristrutturante: contiene attivi in grado di penetrare in profondità, a seconda del bisogno specifico. Non bisogna applicarla insieme al balsamo, infatti quest’ultimo, aiutando a chiudere le cuticole, impedirebbe alla maschera di penetrare bene nel capello. La maschera ha una funzione curativa: dona forza e luminosità. Durante la posa si consiglia di avvolgere i capelli in una pellicola trasparente, per fare in modo che il calore faciliti la penetrazione dei principi attivi. La posa deve essere di almeno 10 minuti; non usare la maschera quotidianamente perché appesantisce i capelli
– colore ad alta tollerabilità.
In base alla durata dell’effetto di colorazione, si distinguono tre categorie principali di colorazioni: temporanee (riflessanti), semipermanenti (tono su tono), permanenti (a ossidazione). Questi ultimi modificano il colore in profondità, penetrando nel fusto, alterano completamente la melanina o modificano il colore cosmetico precedente. Sono costituiti da due fasi simultanee: decolorazione e ricolorazione a livello della corteccia. L’effetto è duraturo, non si elimina con gli shampoo ed è indicato sia per coprire i capelli grigi, sia per ottenere nuove colorazioni della chioma.
3. Telogen effluvium
È una forma di caduta che si manifesta a qualunque età, in ambedue i sessi ed è reversibile. Ha esordio improvviso, spesso associato a dolore al cuoio capelluto (tricodinia). La perdita di capelli è molto abbondante: fino a 400 capelli al giorno (Pull test). Non è presente la miniaturizzazione del fusto, il diradamento non è visibile in caso di caduta stagionale, mentre lo è nella forma acuta. Le cause vanno ricercate almeno 2 mesi prima della manifestazione e sono legate a raggi Uv, febbre elevata, interventi chirurgici, malattie gravi, stress, diete dimagranti, anemia, postpartum, allattamento, assunzione di farmaci. Il protocollo di trattamento topico comprende:
– fiale/lozione
– shampoo anticaduta + shampoo d’alternanza + balsamo
– maschera ristrutturante
– colore ad alta tollerabilità.
4. Forfora, seborrea e irritazioni
La forfora è legata a tre fenomeni: infiammazione (che genera irritazione e prurito), iperdesquamazione (una produzione troppo rapida di cellule che legandosi tra loro formano la forfora) e la proliferazione della Malassezia furfur, normalmente presente nella flora cutanea che si nutre di acidi grassi a lunga catena di cui il sebo è molto ricco. Come l’intestino, anche la pelle e lo scalpo sono abitati da microorganismi, i cosiddetto microbioma il cui equilibrio viene alterato dall’infiammazione e da microrganismi esterni, per esempio gli acari della polvere.
Il protocollo di trattamento comprende:
– shampoo antiforfora + shampoo d’alternanza lenitivo + balsamo
– fiale/lozione antiforfora.
5. Capelli devitalizzati, spenti, secchi
Le cellule della cuticola, poco lubrificate dal film idrolipidico carente, si sollevano, di conseguenza la porosità dei capelli aumenta, i capelli appaiono opachi, ruvidi, fragili e con doppie punte. La secchezza dei capelli può essere determinata da un’insufficiente produzione di sebo, da una ridotta dimensione delle ghiandole sebacee e da un rallentamento della secrezione sebacea dovuta all’età oppure provocata da trattamenti meccanici aggressivi che danneggiano il fusto (elastici, asciugacapelli, piastre, colore)
Se le cellule della cuticola si sollevano, la cuticola non riflette più la luce e i capelli diventano opachi, secchi, tendono ad aggrovigliarsi facilmente e a formare doppie punte.
Il protocollo di trattamento comprende:
– shampoo ristrutturante + shampoo d’alternanza+ balsamo ristrutturante
– siero o maschera ristrutturante, crema senza risciacquo, a uso periodico
– crema doppie punte
– colore ad alta tollerabilità.
6. Pediculosi
Più frequente nei bambini tra i 3 e gli 11 anni, può colpire persone di tutte le età. La sua diffusione è indipendente dalle condizioni socio-economiche e ambientali.
Il protocollo di trattamento comprende:
– shampoo, schiuma, lozione, gel a base di insetticidi. Piretrine+butossido di piperonile alterano le membrane dei neuroni dei pidocchi e sono quasi istantaneamente letali. Garantiscono la sicurezza dei risultati e agiscono con un’azione chimica.
– shampoo, olio ad azione meccanica o naturale. Il dimeticone attraverso un processo fisico, ricopre e soffoca il pidocchio e previene la schiusa delle uova. Si scelgono per la loro delicatezza e tollerabilità.
– shampoo e spray per la prevenzione.
Occorre rimuovere i pidocchi morti e le uova con il pettine a denti fitti.
La nutraceutica
Gli integratori anticaduta si consigliano quando i capelli risultano deboli e fragili a causa di cambiamenti fisiologici o squilibri ormonali. Molteplici sono i componenti dei prodotti presenti sul mercato: antiossidanti (licopene, tè verde, semi d’uva, resveratrolo, flavonoidi, goji, cardo mariano), vitamine (B, E, C, biotina), minerali ( zinco, rame, ferro, silicio, selenio), aminoacidi solforati (cisteina, metionina, cistina, arginina, taurina), aminoacidi essenziali (omega 3, 6, 9, olio di pesce, olio di semi di Ribes nero, di lino, di Enotera, ornitina), collagene, acido ialuronico, reishi, serenoa repens, ajuga reptans, galeopsis.
Gli integratori anticaduta da consigliare alla donna in menopausa sono formulati a base di isoflavoni e fitosteroli da soia fermentata che bloccano l’attività del DHT occupandone il recettore e svolgendo attività estrogenica. Per combattere la forfora si consigliano i probiotici.
I consigli di nutrizione
L’alimentazione riveste un ruolo importante per la salute e la bellezza dei capelli. Nella composizione chimica dei capelli troviamo già alcune indicazioni su quali nutrienti risultano determinanti per il loro benessere: proteine (cheratina), lipidi e vitamine. Per far cresce sani e forti i capelli e contrastarne la caduta occorre introdurre in modo equilibrato proteine di origine animale (L-lisina, un aminoacido presente nella carne rossa, nelle uova e nel pesce favorisce l’assorbimento del ferro, necessario per la crescita corretta del capello); pesce (acidi grassi essenziali omega 3, la cui carenza può provocare desquamazione del cuoio capelluto); ferro (in caso dieta vegetariana o vegana, nelle lenticchie). Il ferro assunto con gli alimenti è poco biodisponibile, per questo è bene associare sempre alimenti ricchi di vitamina C, che aiuta ad assorbirlo. Ancora, zinco (presente in ostriche e sardine); silicio (essenziale per la composizione della cheratina, è presente in barbabietola, mela cotogna, spinaci, rape, prezzemolo, ravanelli). Infine frutta e verdura (la vitamina B3 stimola la microcircolazione sanguigna e si trova in mandorle, funghi, asparagi, avocado, semi di cacao, ravanelli neri, prezzemolo e cavolo; la vitamina B5 favorisce la crescita dei capelli e si trova in sedano rapa, cavolfiore, frutta a guscio, aglio e avocado. La vitamina B7, infine, aiuta a regolare la produzione di sebo e si trova in banane, cavolo, mandorle, pomodori e grano).
Raccomandazioni utili
Nell’ambito di un protocollo completo non devono mancare consigli generali per comunicare competenza e professionalità. Eccone alcuni.
Risciacquare i capelli con acqua fredda per chiudere le squame
Proteggere il cuoio capelluto dai raggi Uv con un cappello di paglia o con un solare specifico non grasso
Massaggiare dolcemente il cuoio capelluto per riattivare il microcircolo
Evitare il calore intenso della stiratura
Doppio lavaggio solo in caso di capelli molto sporchi e con una piccola quantità di shampoo. Risciacquate a fondo.
Spuntatina ogni 8/10 settimane
Sì a spazzole di crine e legno, no a plastica e metallo: possono spezzare i capelli e renderli elettrici
Servizi e promozioni etiche
Il checkup del capello è sicuramente un servizio indispensabile per una buona gestione del reparto capelli. È importante che non venga relegato alle consulenti dell’industria, ma che tutto il team della farmacia collabori e metta a disposizione le proprie competenze.
Le animazioni comprendono attività di tipo commerciale come, per esempio, uno sconto piega dal parrucchiere di zona a fronte di un determinato numero di prodotti acquistati o un’attività promozionale nell’autunno che comporti sempre una comunicazione educazionale o legata al sociale e all’ambiente, per esempio:
sconto sull’acquisto di kit composti da: shampoo+balsamo+maschera, integratore+fiale, colore+maschera+ritocco
sconto per gli over 65 su tutti gli shampoo per i mesi di settembre/ottobre
promozione sui prodotti biodegradabili.
(di Gabriella Daporto, farmacista, cosmetologa, trainer, Panorama Cosmetico 4/2020 © riproduzione riservata)
ARTICOLO DI PANORAMA COSMETICO: http://giornalidea.it/2020/10/27/i-protocolli-beauty-capelli-e-cuoio-capelluto/